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La formazione è uno dei cardini dell’accoglienza e della tutela di un minore: risponde a un mandato sancito dalla Costituzione Italiana ed è un dovere pubblico e sociale per cui lo Stato incarica le realtà del territorio.
Quello di Aedis, quindi, è prima di tutto un dovere, ovvero inserire il ragazzo in un percorso scolastico e professionalizzante che gli fornisca competenze adeguate alla sua età e ai suoi bisogni educativi, di autorealizzazione e di integrazione sociale.
Il primo passo è sempre l’insegnamento della lingua italiana come competenza di base e strumento fondamentale per esprimersi, vivere e lavorare nel nostro paese. Questo passaggio viene svolto sia internamente nelle case di accoglienza Aedis da parte degli educatori sia sul territorio dove ci sono scuole e centri specializzati per l’insegnamento dell’italiano a stranieri, primi fra tutti i CPIA locali (Centro Provinciale Istruzione Adulti).
Il percorso prevede poi l’inserimento all’interno di un percorso scolastico con le stesse modalità che adotteremmo con un minore italiano: nel rispetto della loro età e delle loro competenze, dei bisogni, dei desideri di crescita e del percorso possibile che vogliono realizzare in Italia e nella prossima vita da maggiorenni.
Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
– Articolo 26, Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo