• Enti pubblici e scuole
Alla base dell’accoglienza c’è sempre una rete sociale e solidale che scegli di interagire e dialogare con chi arriva da fuori. È al tempo stesso strumento e fine ultimo del lavoro di accoglienza soprattutto versi minori e ragazzi che, ancora più degli adulti, hanno bisogno del senso di famiglia e comunità.
Le strutture come Aedis, infatti, per quanto possano dotarsi di professionalità e dotazioni tecniche, non possono lavorare da sole come fossero isole. Verrebbe meno lo scopo che è sempre quello dell’integrazione in un contesto più ampio.
Aedis si raccorda quotidianamente con altre entità del territorio, a partire dall’ente pubblico e dalle scuole fino agli enti formativi e ricreativi, alle associazioni culturali e sportive, i gruppi di persone autonomi, i volontari, i circoli, le diverse formazioni religiose, ecc.
È l’insieme della rete sociale e solidale, ognuno dando con il proprio contributo, che partecipa al lavoro di accompagnare il minore nel nuovo mondo dove è arrivato e che in cui dovrà imparare a vivere.
Gli Stati si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, e a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi appropriati.
– Articolo 3, Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza