Sono figure ufficiali incaricate dal Tribunale dei Minori e hanno lo scopo di garantire i diritti e del ragazzo straniero. È dalla relazione umana, però, che nasce il reale processo di integrazione.
I Tutori Volontari dei minori stranieri sono una delle figure centrali della rete sociale e solidale dell’accoglienza. Tecnicamente sono figure esterne alla struttura di accoglienza, volontarie e con un incarico ufficiale da parte del Tribunale dei Minori.
Hanno la funzione di tutelare il ragazzo nel processo di inserimento sociale dal punto di vista legale. Al tempo stesso, però, sono essi stessi uno strumento di integrazione attraverso la relazione umana che instaurano con il ragazzo. Il tutore non è un funzionario che compila carte, ma un punto di riferimento in cui il minore può riporre la sua fiducia.
«Crediamo che il Tutore sia un tassello del mosaico che ruota attorno ai minori stranieri non accompagnati (MSNA), – spiegano nel sito web dell’Associazione Tutori Volontari FVG – uno degli elementi di garanzia finalizzati al superiore interesse del minore, il tassello che in qualche modo funge da collante tra tutti gli altri, potendo godere di quella libertà di azione dovuta dal carattere volontario dell’Ufficio».
Il Tutore Volontario è una figura che va oltre la tutela legale
La figura del Tutore è istituita dall’art 11 della legge n. 47/2017, la cui attuazione è il compito principale dei Garanti regionali che hanno il compito di istituire un elenco dei tutori volontari di MNSA secondo una precisa modalità di selezione e formazione. Il Tribunale dei Minori, quindi, incarica un Tutore volontario di seguire un ragazzo straniero con il mandato di vigilare su tutti i procedimenti che lo riguardano e garantendo, così, che sia rispettato il diritto di esprimere direttamente la propria volontà e le proprie necessità.
La sua centralità non risiede, però, solo nella sua figura di tutela. L’umanità insita nel rapporto, data anche dalla volontarietà dell’impegno, consente di andare oltre gli aspetti legali e di creare una possibilità di dialogo anche nelle esigenze quotidiane. È per questo che per Aedis il Tutore Volontario è fondamentale per costruire il percorso di integrazione: la pluralità di figure di riferimento, coordinate tra loro, fa sentire il ragazzo parte di un sistema sicuro e lo spinge a partecipazione attiva nelle scelte che lo riguardano e nel percorso verso l’autonomia.
Tutori Volontari: le informazioni di base per diventarlo
Chi è: il tutore volontario è un privato cittadino disponibile a esercitare la rappresentanza legale di un MSNA, in quanto privo di figure adulte di riferimento, ai sensi dell’art. 11 della legge 47/2017 e dell’art. 8, co. 1, lett. d) e g), della legge regionale 9/2014.
Cosa fa:
- assume ed esercita la tutela di MSNA collocati presso strutture di accoglienza o famiglie affidatarie. Nell’ambito della sua funzione deve provvedere, in particolare, a:
- svolgere il compito di rappresentanza legale del MSNA assegnato agli esercenti la responsabilità genitoriale;
- assicurare che sia garantito al MSNA l’accesso ai diritti senza alcuna discriminazione;
- promuovere il benessere psicofisico del MSNA;
- vigila sui percorsi di educazione e integrazione, verificando che si tenga conto delle sue capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni;
- vigila sulle condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione;
- amministra l’eventuale patrimonio del MSNA.
Quali requisiti:
- minimo 25 anni e residenza anagrafica in Italia, con un’adeguata e comprovata conoscenza della lingua italiana, se stranieri e con regolare permesso di soggiorno se non cittadini UE;
- essere persone di ineccepibile condotta;
- godere dei diritti civili e politici;
- non aver riportato condanne e non avere in corso procedimenti penali o per l’applicazione di misure di sicurezza personale o di prevenzione;
- assenza delle condizioni ostative ex art. 350 c.c.;
- disponibilità di tempo e di energie per lo svolgimento dell’incarico.
Come candidarsi:
per accedere alla selezione per tutori volontari di MSNA, va presentata una candidatura attraverso un apposito modello e consegnata manualmente all’Ufficio protocollo del Consiglio regionale di Trieste in via Giustiniano, n. 2, oppure inoltrata tramite raccomandata A/R o PEC al Garante regionale dei diritti della persona agli indirizzi indicati nell’Avviso pubblico.
Quando si diventa Tutore volontario:
dopo aver partecipato al corso formativo organizzato dal Garante regionale (presenza minima 75% delle ore) e aver rinnovato la propria disponibilità all’esercizio della funzione, i nominativi dei candidati vengono inoltrati dal Garante stesso al Presidente del Tribunale per i Minorenni di Trieste ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei tutori volontari di MSNA.
👉 Tutte le informazioni per diventare Tutore sono disponibili sulle pagine web del Garante per i diritti della persona.