Nessuno “sfratto” per Aedis dalla struttura di piazza Carlo Alberto, è stata la coop sociale a decidere per la rinuncia in seguito a valutazioni economiche. La smentita dopo l’articolo pubblicato il 5 marzo su Il Piccolo.

Non c’è stato alcuno “sfratto” per Aedis dalla struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di piazza Carlo Alberto, zona San Vito, di Trieste. È stata la cooperativa sociale stessa a decidere per la rinuncia volontaria come conclusione di una serie di ragionamenti e riflessione di ordine economico.

A comunicarlo è la cooperativa stessa che, in questa nota ufficiale, chiarisce ufficialmente la posizione dopo che invece si è parlato di sfratto e di revoca dell’autorizzazione da parte del Comune:

«Già nella giornata di lunedì 4 marzo abbiamo inviato la rinuncia all’autorizzazione con cui gestiamo la struttura di accoglienza di piazza Carlo Alberto: è l’ultimo tassello di una serie di ragionamenti e riflessioni di ordine economico. La scelta, infatti, è la conclusione a cui siamo giunti dopo una serie di ispezioni a cui le strutture che ospitano minori stranieri sono sottoposte periodicamente e che hanno evidenziato degli adeguamenti a cui abbiamo risposto in modo appropriato. Ciò su cui, invece, abbiamo dovuto fermarci sono le richieste legate all’accessibilità necessaria a fronte di ospiti con disabilità. I preventivi per l’adeguamento sono, infatti, difficilmente sostenibili con il rischio di non risolvere completamente la richiesta. Sarà necessario per noi trovare una nuova struttura».

Una situazione molto diversa da quella descritta dal quotidiano Il Piccolo:
«Non c’è stato alcuno sfratto da parte del proprietario dell’immobile, nessuna chiusura in corso, né lacune da parte nostra in termini di pagamento, mentre le carenze che sono state rilevate nel tempo hanno sempre ricevuto una risposta da parte nostra. Ci siamo fermati nel momento in cui l’investimento richiedeva una riflessione più articolata. Abbiamo, così, inoltrato la comunicazione di rinuncia esplicitando i tempi necessari per attuarla nel rispetto dei ragazzi ospiti della struttura».

È inesistente, infatti, anche l’ipotesi che sia pronto “l’iter di trasferimento per 12 ragazzi”:
«Non c’è nessun trasferimento dei ragazzi in atto, tanto più che il comune di Trieste potrebbe chiederlo solo per 3 ragazzi, che sono quelli a suo carico all’interno della struttura. Gli altri sono in carico ad altri Comuni. È un’informazione sbagliata che non si capisce da dove provenga».

In merito alle problematiche di sicurezza evidenziate nell’articolo, Aedis vuole sottolineare quanto segue:
«Dare informazioni fuorvianti porta a un additamento da parte della comunità locale nei confronti di Aedis e in generale delle cooperative che si occupano di accoglienza: la recente rissa a cui si fa riferimento va inquadrata in un contesto di sicurezza pubblica più ampio e che coinvolge tutta la città. La nostra struttura di accoglienza, infatti, è presente in piazza Carlo Alberto dal 2018, non da qualche mese e, come citato anche dallo stesso articolo, è la prima volta che fatti di questo tipo accadono in quello che è notoriamente un rione tranquillo e in cui, aggiungiamo noi, si trova anche la Caserma dei carabinieri».

Per info:
www.aedisonlus.it
Ufficio comunicazione: Francesca Benvenuto, francesca.benvenuto@b-bold.it | 339 12 44 709

Francesca Benvenuto

Francesca Benvenuto

Copywriter e redattore di testi e articoli web per la comunicazione di enti, aziende e organizzazioni.

Leave a Reply