Nulla da rilevare: è l’esito dell’ispezione che la Guardia di Finanza ha eseguito sugli ultimi tre anni di lavoro di Aedis. Questa conclusione mette la parola fine alle tante insinuazioni fatte nell’ultimo anno e mezzo sulla cooperativa e che, invece, nascono da meccanismo di additamento dell’intero settore.
Si è conclusa con un Nulla da rilevare scritto su un verbale l’ispezione che l’Agenzia delle Entrate ha eseguito su Aedis negli ultimi mesi attraverso l’operato della Guardia di Finanza di Udine. La verifica era finalizzata a controllare l’adempimento delle disposizioni della normativa tributaria nel periodo di imposta 2022, 2023 e 2024 ed è stata avviata autonomamente nell’ambito dell’attività investigativa per la prevenzione e repressione di questo ambito di violazioni.
Aedis ha messo a disposizione tutti i libri, i registri e i documenti necessari alla verifica e ha atteso il risultato della verifica che è arrivato la scorsa settimana, venerdì 12 aprile, e che ha dato motivo di orgoglio e soddisfazione a tutto il gruppo dirigente della cooperativa. Nell’ultimo anno e mezzo, infatti, in seguito a eventi causati dal mutare dell’immigrazione e della gestione della stessa, sono state fatte diverse insinuazioni negative su Aedis anche in merito alle modalità organizzative e ai risultati economici.
L’ispezione dell’Agenzia delle Entrate pone fine a qualsiasi tipo di illazione riportando in modo ufficiale la realtà della cooperativa verso cui, si legge nel verbale di chiusura:
“La verifica fiscale è stata incentrata al controllo dell’inerenza e della competenza di tutti i costi relativi a servizi di acquisto beni e servizi messi a disposizione dei minori accolti. Il controllo in argomento non ha fatto emergere rilievi in merito alla loro inerenza e competenza”.
Anche in merito al regolare svolgimento dell’attività in merito alle figure del personale dipendente e del loro impiego all’interno delle strutture ricettive: “non ha fatto emergere criticità in tal senso”. Stessa conclusione per quanto riguarda l’acquisizione e il mantenimento di una struttura da destinare ad agricoltura e fattoria sociale a fini educativi, per le spese per le attività di security a cui è stata obbligata Aedis per la gestione di ragazzi particolarmente problematici, per la coerenza del personale dirigenziale e delle modalità organizzative e le funzioni svolte.
“I controlli esperiti non hanno fatto emergere situazioni anomale sia sotto il profilo gestionale che sotto il profilo organizzativo in merito a una regolare accoglienza. Le persone sentite hanno riferito che ai minori accolti veniva sistematicamente fornito quanto previsto dalle singole convenzioni stipulate con i vari comuni del Nord Italia. Ai minori viene offerto vitto, alloggio, vestiario, un’adeguata istruzione, cure mediche e tutto ciò che serve per una vita dignitosa”.
Questa conclusione mette la parola fine alle tante insinuazioni fatte su Aedis che sono nate sicuramente da precedenti malevoli nell’intero settore della cooperazione sociale, ma che hanno generato un meccanismo di additamento nei confronti delle cooperative dell’accoglienza diventate spesso “capro espiatorio” di un intero sistema.


