Su Il Gazzettino del 31 marzo 2024, un articolo su un nuovo progetto educativo per ragazzi: Aedis apre un nuovo centro per minori in stato di giudizio. Leggi qui l’articolo.

Da Il Gazzettino:
«Il nostro nuovo centro, che apriremo nel pordenonese spero entro l’estate, accoglierà ragazzi in stato di giudizio che vengono sottoposti al provvedimento di messa alla prova», chiarisce Lisco. Non quindi più minori stranieri non accompagnati, ma ragazzi under 18 «in linea di massima italiani, anche se non escludiamo che arrivino stranieri di seconda generazione». La prassi prevede, infatti, che con il provvedimento di messa alla prova il processo venga sospeso e i minori vengano affidati ai Servizi della giustizia minorile che, anche in collaborazione con gli enti locali, lo sottopongano a un periodo di osservazione, sostegno e controllo.

«Nel nostro centro non ci saranno sbarre e nessun mezzo di contenzione – precisa Lisco -. La struttura interna ricalca quella di una qualsiasi comunità. Sono solo più piccole, per un numero limitato di ragazzi. Nella nostra ospiteremo 8 o 10 al massimo. Una “famiglia” gestibile: se dovessero fare baruffa, la farebbero in cinque», ipotizza. Ma a vigilare che questo non accada ci saranno «un operatore ogni quattro ragazzi. Quindi, con 8 ospiti, due addetti sempre presenti in comunità. Noi ne vogliamo tenere di più per ragioni di sicurezza. Vogliamo partire sicuri.

«Si tratta di ragazzi denunciati per reati minori. Sono già in qualche modo “trattati”. È un sistema diverso, c’è un approccio diverso e ci sono condizioni diverse. Facciamo una prova. Ci impegniamo per un periodo in convenzione con il ministero e le aziende sanitarie». Quindi, cambieranno anche gli interlocutori della onlus, che non saranno più, in questo caso, i Comuni responsabili dei minori stranieri non accompagnati individuati sul loro territorio. «L’immigrazione ormai è cambiata radicalmente: i ragazzi stranieri arrivano qui con scopi diversi e comportamenti diversi. Io ricordo i minori stranieri di 4-5 anni fa ed erano diversi».

Trovare personale In teoria, nella nuova comunità «potrebbero essere accolti minori di tutta Italia, non solo del resto della regione». Il problema ora è trovare personale. «Si fa molta fatica adesso a trovare operatori. Con le nuove norme, ce ne vogliono di più e tutte le associazioni se li “rubano”. Per questo, stiamo cercando personale», conclude il presidente di Aedis.

Francesca Benvenuto

Francesca Benvenuto

Copywriter e redattore di testi e articoli web per la comunicazione di enti, aziende e organizzazioni.

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