L’intervento del presidente di Aedis Michele Lisco su Il Gazzettino del 29 marzo 2024. Lisco (Aedis): «Lo avevo previsto. Oggi siamo in uno stato di guerra». Scarica il pdf dell’articolo.

«Siamo stati delle Cassandre inascoltate – commenta Michele Lisco, presidente di Aedis -. Si sta avverando quello che avevamo detto. Che non era un problema nostro, ma era un problema comune della società, che la politica doveva risolvere». Proprio dopo la vicenda di viale XXIII Marzo, con la comunità chiusa e sbaraccata, Lisco ricorda che «dissi che spostare i ragazzi voleva solo dire spostare il problema di poche centinaia di metri. E questo è avvenuto. Lo stesso problema che avevo rilevato io, lo hanno rilevato i vertici dell’Immacolata». Gli ex militari chiamati in aiuto dalla Fondazione di via Chisimaio? «Anche noi per circa due anni abbiamo avuto con noi un ex militare che era stato in missione e che è servito molto».

Il problema, secondo il punto di vista di Lisco, è che nel frattempo «è cambiata radicalmente l’immigrazione. I ragazzi che arrivano qui, arrivano con scopi diversi e con atteggiamenti diversi. Questo cambia il panorama. I colleghi si illudono di risolvere tutto con le stesse misure che avevamo adottato noi e che allora erano sufficienti, ma perché a quel tempo i ragazzi erano diversi. Adesso siamo in una sorta di stato di guerra».

Francesca Benvenuto

Francesca Benvenuto

Copywriter e redattore di testi e articoli web per la comunicazione di enti, aziende e organizzazioni.

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